venerdì 8 luglio 2011

Notturno

Sono le 3.30, circa. Notte.
Mi sveglio con un leggero fastidio allo stomaco. Niente dolori alla schiena o altri motivi da non poter dormire. Eppure il sonno svanisce.
Sento passare una macchina, mi affaccio alla finestra. Silenzio.
Questo è il rumore più bello di tutta la giornata: silenzio.
I rari momenti notturni che preferisco. Non mi capita spesso, ma quando soffro d'insonnia questi silenzi mi fanno compagnia, mi accompagna il respiro sommesso di tutti quelli che dormono dietro le finestre mute, delle case e delle cose ferme, come un racconto di fiaba che parli di un sonno magico.
Ogni tanto il rumore di un'automobile o di un motorino, vicini o in lontananza, tanto per non far credere di essere in un incubo di sopravvissuti. 
The day after. La strada.
No, niente incubi, è un vero piacere da gustare in silenzio, non accendere il televisore, tutt'al più il computer, godendosi l'assenza di movimenti, di rumori.

E poi più tardi, sul far dell'alba seguire le prime serrande che si alzano, il bar, il macellaio, il panettiere che dopo una notte di impasti si dà il cambio con i commessi.

E' meglio non pensare alla sonnolenza contro cui domani dovrò lottare; un caffè vero invece del solito decaffeinato e una notte di sonno continuato risolveranno tutto. Spero. 
Per ora sorseggio la mia camomilla e mi godo questi pochi momenti di relax.

Buonanotte.